Accostare
Pizza e personalità è possibile affermando che
siamo la pizza che mangiamo: a dirlo è un breve trattato di psicologia incentrato proprio sul celebre alimento. Ma le cose stanno realmente così?
Cristiano Cavina è l'autore del libro "La pizza per autodidatti", ma lui non è un semplice scrittore: infatti è anche un pizzaiolo professionista e per il suo ultimo lavoro
ha voluto mescolare le sue due passioni, la pizza e la scrittura.
All'interno del volume, lo scrittore-pizzaiolo ha inserito suggerimenti e indicazioni utili per realizzare pizze a regola d'arte, aneddoti divertenti e
un capitolo che affronta il rapporto fra la pizza e chi la mangia dal versante psicologico. "Breve trattato di psicologia della pizza" è il titolo del capitolo in cui si cerca di abbinare a ciascuna personalità un tipo di pizza. Vediamo di cosa si tratta, "pizza per pizza":
PIZZA MARGHERITA
La pizza margherita - oltre ad essere la prescelta dai "puristi" di questo alimento -
viene in genere preferita dalle persone laureate, mentre chi non ha studiato ha la tendenza ad arricchire la pizza con numerosi condimenti. Optare per la pizza più semplice, inoltre, è la scelta di chi si intende veramente di pizza e per questo vuole gustarla così come avrebbe dovuto essere nelle intenzioni di chi l'ha ideata, in un certo modo rendendo omaggio alla sua creazione.
PIZZA QUATTRO STAGIONI
La quattro stagioni è invece la pizza per gli eterni indecisi: pur di non prendere posizione, si sceglie una pizza che presenta condimenti vari e che cambiano da regione a regione proprio perché della quattro stagioni non esiste una versione standard che sia universalmente riconosciuta.
PIZZA CON WURSTEL
La pizza con wurstel è molto diffusa fra i bambini e non è un caso:
gli adulti che la mangiano sono quelli che hanno la tendenza a rimanere adolescenti, eterni Peter Pan che trovano la sublimazione in questa pizza, forse proprio perché è la preferita sin da piccoli.
LA SCHIACCIATINA
La schiacciatina non è una vera e propria pizza, ma una versione più semplice realizzata con olio e sale e l'aggiunta di rosmarino; l'analisi di Cavina in questo caso si fa ardita: secondo la sua opinione,
la schiacciatina è la pizza dei masochisti, che amano fruste, manette, corde, abiti attillati e quant'altro.
LA MARINARA
Chi ha raggiunto la pace interiore, invece, sceglie la marinara senza formaggio: solo i palati più consapevoli e sopraffini possono apprezzare questa
pizza, riservata a chi ha raggiunto il vero equilibrio, persone a cui bastano poche e semplici cose per vivere bene. Se mai Buddha andasse in pizzeria - sostiene Cavina - ordinerebbe senz'altro la marinara.
E COLORO CHE LASCIANO LE CROSTE?
Probabilmente non gradiscono la parte più croccante, ma secondo l'autore di "La pizza per autodidatti" il motivo è un altro:
il piacere di arrotolare i pezzi di crosta nei fazzoletti come fanno gli agenti di polizia sulla scena del crimine con i cadaveri. Sarà davvero così?
Dalla parte di Cavina c'è l'esperienza di anni da pizzaiolo e forse nelle sue parole un fondo di verità c'è: è facile ipotizzare, dunque, che chi ordina ogni volta una pizza diversa sia una persona molto imprevedibile!
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