Semi di anguria: una risorsa preziosa per l'organismo
Da sempre considerati degli scarti alimentari, i semini di anguria sono in realtà una miniera di benessere ed energia che sarebbe davvero un peccato sprecare.
In estate non c'è niente di meglio che una bella fetta di anguria fresca per fare merenda! Ma che fastidio i semi! Quello che la maggior parte delle persone non sa però è che questi piccoli semini, all'apparenza inutili e perennemente scartati, vantano numerose virtù. Per poter godere dei loro benefici basta conservarli e lasciarli germogliare.
Il processo di germinazione infatti elimina quelle sostanze difficili da assimilare ed aumenta la digeribilità e la densità dei nutrienti, trasformandoli così in preziose riserve di energia.
Una porzione di 30 grammi di semi d'anguria germogliati infatti apporta all'organismo umano la medesima quantità di proteine contenute nello yogurt greco (10 g).
Inoltre sono ricchi di magnesio, fibre, vitamina B, grassi polinsanturi e monoinsaturi capaci di abbassare i livelli di colesterolo cattivo e prevenire patologie legate all'apparato circolatorio.
Un enorme vantaggio dei semini di anguria rispetto agli altri semi, come ad esempio quelli di girasole, è il loro basso apporto calorico: possiedono infatti meno carboidrati, meno grassi ma il doppio delle proteine. Il sapore inoltre è molto gradevole: somiglia a quello delle nocciole e si possono mangiare sia da soli che in aggiunta alle insalate e alle zuppe.
Oltre ad essere un valido integratore alimentare i semi di anguria hanno un leggero effetto lassativo. Per questo motivo è meglio non esagerare ed in caso di particolari patologie intestinali è consigliabile rivolgersi sempre al proprio medico di famiglia prima di consumarli.
I semi di anguria germogliati per ora non si trovano in commercio in Italia però autoprodurli a casa è davvero molto semplice. La procedura è la medesima che si utilizza per gli altri tipi di semi: dopo averli lavati, si inseriscono in un barattolo in vetro munito di coperchio metallico, in cui saranno stati effettuati in precedenza tre fori da circa 2 millimetri. Fatto questo si ricoprono i semi con dell'acqua, si chiude il barattolo e si lasciano in ammollo per 12 ore. Trascorso questo lasso di tempo si scola l'acqua e si ricambia, attendendo altre 12 ore. Questo procedimento deve essere ripetuto ogni 12 ore sino a quando i semi non appariranno gonfi e di colore bianco, processo che avviene in circa 3 o 4 giorni. Una volta germogliati possono essere conservati in un sacchetto di carta, dove si conserveranno per un massimo di 7 giorni, e potranno essere impiegati in cucina nelle zuppe, nelle insalate e anche negli infusi.
Pubblicata il 26/01/2016
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