Diamo uno sguardo alla
Spesa degli italiani che può svelare aspetti anche inediti. Ecco i risultati di una interessante ricerca.
Cosa c'è nel carrello della spesa degli italiani? Soprattutto, in modo tutto sommato prevedibile, prodotti di marca. Si tratta di uno dei fattori che ci differenzia maggiormente dal resto dei consumatori europei che, in larga parte, prediligono i marchi dei grandi distributori, come Esselunga, Panorama, Coop e via dicendo. Rispetto a paesi nordici, come la Germania e la Svizzera, l’italiano acquista quattro volte di meno i prodotti della grande distribuzione. Questo dato è indice della preferenza italiana per i prodotti di qualità e, quando possibile, made in Italy.
Sono soprattutto caffè, latte, olio e pasta a riempire i carrelli della spesa. Su questi prodotti, il
consumatore italiano difficilmente cede a compromessi o si adatta a marchi non tradizionali.
Questo trend, però, non è in contraddizione con una sempre maggiore propensione al risparmio e alla pianificazione negli acquisti quotidiani. Negli ultimi anni è aumentata, ad esempio, la percentuale di "promoseekers", cioè persone che acquistano prevalentemente prodotti in offerta. Abbandonando la tradizionale propensione alla fedeltà ad un unico supermercato, o addirittura al negozietto locale del paese o del quartiere, il consumatore italiano ora esplora più negozi alla ricerca delle offerte migliori. Questo approccio è stato favorito sicuramente dall'aumento dei punti vendita a disposizione, spesso anche a poca distanza l'uno dall'altro, e dall'intensificarsi di pubblicità e promozioni.
Non sono rari gli italiani che posseggono le tessere dei programmi di fidelizzazione di tre o più diversi supermercati e che fanno anche diversi chilometri alla ricerca del prodotto desiderato al prezzo migliore.
I negozi locali, d'altra parte, arrancano e sono ridotti ad essere utilizzati per le emergenze o i piccoli acquisti dell’ultimo minuto. Ad emergere, nella piccola distribuzione, sono i rivenditori che offrono prodotti di qualità ed eccellenze della produzione locale, soprattutto ortaggi, frutta, formaggi e prodotti da forno. Il quadro che emerge dalla ricerca è quello di un acquirente medio che cerca il risparmio ma non vuole rinunciare alla qualità e al made in Italy, anche a costo di investire più tempo ed energie negli acquisti. Lo studio conferma la tradizione italiana di attenzione alla qualità e alla provenienza del prodotti anche in un contesto in cui i modelli di produzione e distribuzione sono cambiati in modo molto evidente.
La spesa degli italiani conferma, ancora una volta, che il buon cibo e la sicurezza alimentare sono in cima alle priorità degli abitanti del bel paese.
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