Spesa in un altro comune in zona rossa, novità dal Governo
Data Pubblicazione: 18/11/2020

Tra questi nella prima versione del decreto non era presenta la spesa, se in quei comuni dove non era presente un punto vendita. Quindi anche con la lista della spesain mano, non era possibile varcare il 'confine'. Ora, invece, le cose sono cambiate: il Governo ha, infatti, modificato le Faq pubblicate sul proprio portale: da lunedì 16 novembre, quindi, è consentito spostarsi in un altro comune anche per fare la spesa che rientra tra le cause che consentono lo spostamento.
Fare la spesa in un altro Comune: la Faq
Come è scritto nella Faq del Governo quindi, "fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti". Inoltre è anche aggiunto che "laddove quindi il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito". Ovviamente è necessaria l'autocertificazione dove si evidenziano i motivi che giustificano il trasferimento.Questa normativa riguarda le regioni presenti nell’area rossa (Calabria, Campania, Lombardia, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Toscana, Valle d’Aosta) ed anche quella in area arancione (Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Puglia, Sicilia, Umbria). Libertà di spostamenti, invece, c’è nelle Regioni ancora in zona gialla (al momento Lazio, Molise, Provincia di Trento, Sardegna, Veneto).
Il DPCM attualmente in vigore scadrà il prossimo 3 dicembre: fino a quel momento, quindi, fare la spesa in un altro comune sarà possibile soltanto con l’autocertificazione e per uno dei motivi elencati in precedenza.