Dorate e friabili, oggi esistono tantissime varietà per tutti i gusti. Ma chi dobbiamo ringraziare per questa invenzione?
Che sia un aperitivo o uno spuntino, le patatine fritte trovano sempre spazio sulle tavole di tutto il mondo. Oggi però ci si chiede ancora chi ha realmente dato vita ad una ricetta semplice e gustosa al tempo stesso.
La storia vuole che esistano due leggende diverse su chi ha concepito questa innovativa maniera di mangiare le patate. La versione comunemente più accettata e condivisa si svolge a
Saratoga Springs, piccola cittadina dello Stato di New York. Qui esisteva un ristorante, il
Moon Lake Lodge, dove lavorava colui che è stato considerato il creatore delle patatine fritte. Il suo nome era
George Speck Crum, un cuoco americano mezzosangue nato da una nativa indiana e un afroamericano. La tradizione racconta di un signor Crum dalla forte personalità, poco affabile e poco propenso alle critiche. Una sera di agosto del 1853 al ristorante si presentò Cornelius Vanderbilt, ricco magnate dell’epoca impegnato nel settore dei trasporti.
Il facoltoso imprenditore diede uno sguardo al menù e decise di ordinare le patatine alla francese, le "french fries". Una volta assaggiata la pietanza, Vanderbilt rimandò in cucina il piatto in quanto le
patate sembravano molli e insipide. Crum, mortificato e dispiaciuto, cucinò nuovamente il piatto ma gli fu portato indietro per la seconda volta. Ormai furibondo,
il cuoco decise di cambiare metodo di lavorazione e tagliò le patate in fette sottilissime, le lasciò friggere e le cosparse con abbondante sale. Cucinate così andavano mangiate con le mani, essendo molto friabili, ma Vanderbilt non fece una piega e anzi rimase soddisfatto del piatto che si rivelò questa volta un vero trionfo. La seconda versione sull’origine delle patatine è ambientata sempre dello stesso ristorante ma questa volta a cucinare è la
cognata di Crum che aveva affettato le patate in modo troppo sottile. Queste patate le caddero in una pentola di olio bollente e incuriosito dall’incidente lo chef assaggiò le patatine che gli piacquero molto e decise quindi di inserirle nel menù del locale. Oggi si è ancora incerti su quale delle due storie sia quella più attendibile ma vari quotidiani americani sono più propensi a credere alla prima versione.
Si sa comunque per certo che nel 1860 a Saratoga aprì il ristorante Crumbs House, dove le cosiddette "saratoga chips" erano diventate il piatto forte.
Il successo di questa leccornia si propagò come un’onda in tutto il Paese e da allora il nome si è trasformato in "potato chips", cioè patatine fritte. Dal 1920 poi si pensò di imbustare il prodotto per conservarne la freschezza e la friabilità e distribuirle così su vasta scala.
Preparare le patatine fritte è semplicissimo, ecco alcune ricette che potrebbero interessarvi :
Patatine fritte a stick