Succhi, nettari e bevande alla frutta, imparare a riconoscerli
Come distinguere succhi di frutta, nettari e bibite. Capire differenze e caratteristiche per una spesa salutare, conveniente e consapevole.
Fare la spesa è un esercizio quasi quotidiano ma che richiede una certa attenzione per evitare di trovarsi ad acquistare prodotti di scarsa qualità o che non incontrano le nostre esigenze. I succhi di frutta sono un ottimo esempio per capire l'importanza delle etichette e delle denominazioni nel comprendere la natura di un prodotto. Innanzitutto, è fondamentale sapere che solo le bevande costituite al 100% da frutta possono essere chiamate succhi di frutta. A questi può essere aggiunto dello zucchero, a patto che sia chiaramente specificato.
Diverso è il discorso per i nettari di frutta, che contengono frutta al 50% e sono addizionati con acqua e zucchero. A dispetto del nome, che sembra indicare qualcosa di puro, i nettari sono un prodotto inferiore, per quanto riguarda l'apporto di frutta.
Un discorso a parte meritano le spremute, che sono esclusivamente fatte con agrumi e che possono essere zuccherate o meno. In alcuni casi, le spremute fresche sono vendute nel banco frigo e hanno una durata molto limitata. Oltre a succhi e nettari, sul mercato si possono trovare diverse bevande analcoliche al gusto di frutta. In queste però, la percentuale di polpa o succo è generalmente al 12%. In questa ultima categoria rientrano aranciate e limonate, ma anche diverse bevande non gasate il cui confezionamento spesso ricorda, erroneamente, quello dei succhi di frutta.
Un' ulteriore tipologia di prodotto, il cui contenuto di frutta è inferiore al 12%, è quello delle bevande al gusto di frutta. In questo caso si tratta di poco più di acqua aromatizzata e zuccherata.
Anche conoscendo tutte queste categorie, tuttavia, a determinare la qualità di un prodotto concorrono diversi altri fattori. In linea di massima, comunque, se si ha interesse ad avere il massimo apporto di frutta, le bevande indicate sono i succhi o i nettari, con una netta preferenza per i primi. Tra queste bevande sono preferibili le varianti senza conservanti o additivi particolari, anche se spesso si tratta di prodotti che vanno refrigerati e conservati nel giro di pochissimo tempo.
Una corretta informazione sulle denominazioni e le caratteristiche dei prodotti può aiutare ad orientarsi in un mercato in crescita costante e nel quale il packaging tende a distrarre il cliente dalla natura stessa del prodotto venduto. E' fondamentale, sempre, saper leggere bene le etichette.
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Pubblicata il 07/07/2016
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