Sughi pronti, pratici e veloci: ma fanno male?

Apri, riscaldi e mangi: cosa c'è di meglio? I sughi pronti sembrano davvero una grande invenzione. Per chi ha i minuti contati; per chi non ha voglia di perdere tempo ai fornelli; per chi deve organizzare un pranzo o una cena in pochi minuti. Una vera manna dal cielo per assaporare gusti nuovi senza doversi cimentare tra ricette ed ingredienti, ma soprattutto senza perdere troppo tempo e faticare più di tanto. Del resto con i sughi già pronti non occorre far altro che cucinare la pasta e far saltare la salsa dentro. Poi non resta che mangiare... ma sono davvero buoni?

Sughi pronti, come scegliere i migliori

Già perché quando si parla di sughi confezionati la domanda - come direbbe Antonio Lubrano - sorge spontanea: fanno male? Partiamo da un principio fondamentale: non tutti i sughi pronti sono uguali. Quelli biologici ad esempio sono sicuramente più salutari di quelli industriali. Presentano meno additivi e grassi, ma ovviamente scadono prima visto che hanno meno conservanti. I sughi pronti biologici sono quindi da preferire a quelli che troviamo tradizionalmente nei supermercati in scatola. Come riconoscerli? Oltre che dalla dicitura, i sughi biologici li troviamo in confezioni di vetro o plastica e conservati nel banco frigo dei market.

Ma non c'è solo questo: importante anche ad esempio il colore. In quelli biologici si ha un colore più spento, rispetto a quelli belli luminosi dei sughi industriali. Questo perché sono trattati con molti coloranti. Quindi anche se apparentemente sembrano migliori, sono in realtà più ricchi di coloranti. Per il resto poi non bisogna neanche dirlo, se proprio volete affidarvi a sughi pronti Barilla, sughi pronti Star o sughi pronti Rana, fatelo pure. Ma ricordatevi: un bel sugo preparato in casa avrà un sapore completamente diverso. Un bel piatto di bolognese o una genovese realizzata da voi avrà un gusto irresistibile.