Data Pubblicazione: 09/11/2015
Non tutti sono a conoscenza che anche sui mezzi di trasporto esiste il bon ton, un codice di regole non scritte che è bene non sottovalutare, in particolare sugli autobus.
Affollati, lenti e spesso un po' ritardatari, i mezzi di trasporto ogni giorno fanno incontrare e scontrare centinaia di persone.
Persone che per la maggior parte del tempo si ritrovano a pochi centimetri l'uno dall'altra e con le quali bisogna condividere, volenti o nolenti, buona parte del viaggio.
Ma qualche piccola regola e pochi semplici accorgimenti possono aiutare a rendere il percorso più piacevole.
La prima regola è quella, di recente un po' dimenticata, di cedere il proprio posto alle persone anziane o alle donne in stato interessante. Non è obbligatorio, infondo se si è in possesso del biglietto si ha diritto di sedersi, ma in questo caso interviene il bon ton per il quale è bene dare priorità alle persone più fragili.
La seconda regola, da non sottovalutare, è quella che riguarda il cellulare. Capita molto spesso, sui mezzi pubblici, di ascoltare le conversazioni altrui a causa del tono di voce troppo alto di chi è impegnato nella telefonata. Il bon ton, in questo caso, vuole che sugli autobus ogni chiamata sia realizzata con un tono di voce medio - basso, considerando che ci si trova in un posto al chiuso con molte persone a poca distanza l'una dall'altra. L'interlocutore, dall'altra parte, riuscirà comunque a sentire tutto alla perfezione grazie al microfono di cui è dotato l'apparecchio telefonico.
Allo stesso modo, se si ha la possibilità di viaggiare con un compagno di viaggio con il quale si ha molto di cui discutere, è bene regolare il volume della voce per non arrecare disturbo agli altri passeggeri che magari sono impegnati in una lettura o, semplicemente, cercano qualche minuto di relax prima di iniziare la giornata lavorativa.
Quante volte è capitato di sedersi sull'autobus e frugare in borsa alla ricerca del cellulare, degli auricolari, dei fazzolettini, dello specchio e poco dopo, su richiesta, del biglietto. Forse non tutti lo sanno, ma anche i più semplici movimenti possono infastidire il passeggero accanto a causa dello spazio esiguo esistente fra i posti a sedere. E' bene, quindi, calibrare ogni gesto e realizzarlo con delicatezza, cercando di evitare di invadere le zone adiacenti con urti e movimenti scomposti.
Un'altra regola molto importante di bon ton è quella che riguarda il conducente. E' vero che è bene non parlargli per non rischiare di distrarlo, ma è gradito il buongiorno e l'arrivederci ogni volta che si sale o si scende dal mezzo. E se è stato così gentile da rispondere ad una nostra richiesta di informazione, è bene ringraziarlo cordialmente.
Anche se il tragitto in autobus dovesse durare solo pochi minuti, ricordare queste poche e semplici regole può rendere il viaggio più piacevole per tutti.
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